PULIZIE DI FINE MATURITA'

Libri di scuola semi nuovi o del tutto inutilizzati riempiono scatoloni industriali. Fotocopie e quaderni di qualsiasi materia, impolveriti dalla noia, ingombrano gli scaffali della mia stanza. Lettere dei primi anni di liceo con su scritto quei discorsi tra liceali alle prime armi con l'amore ed il sesso. Le paure, le ansie, le delusioni ma anche e soprattutto le interminabili frasi di odio verso quei professori troppo "adulti" e senza scrupoli.

La voglia di evadere ed andare via dalla monotonia riempiono le prime pagine bianche dei libri di testo.
I tanto osannati diari scolastici, la Smemoranda, riempiti dalle firme dei compagni di classe e dagli "amici di bagno". Quegli amici che c'erano sempre quando avevi bisogno di fumare una sigaretta nella pausa tra un interrogazione ed un tema d'italiano. Quegli amici con cui si parlava di tutto, condividendo le angosce del presente e le ansie del futuro, il tutto tra una boccata di fumo e l'altra. Il tutto, con la consapevolezza che un giorno, forse, non ci saremmo ricordati neppure i nomi di chi affollava i corridoi adiacenti alle toilette.

Dietro alla libreria, nascosta tra un libro di filosofia ed un block notes acquistato nella cartolibreria vicino scuola, ritrovo una mia foto di quando avevo 14 anni. Un sospiro incredulo, trattengo il fiato, mi stropiccio gli occhi e...non mi riconosco. Ero io...sono Io! 25 kg in più, quei kg di troppo che hanno accompagnato la mia adolescenza più odiata. Quel grasso di troppo che ho sognato si prosciugasse come per magia in una notte, senza sentire alcun dolore. Io ciccione! A rivedermi mi viene quasi da piangere:(...Provo un po' di tenerezza per quel ragazzo di provincia paffutello e incosciente, curioso ed impaurito, petulante e permaloso. Quel ragazzino che già si sentiva pronto ad affrontare la vita metropolitana....Si! Io che ignoravo (ma già sapevo) che aldilà delle trincee dei piccoli paesini esistessero nuove forme di vita, nuove culture e nuove opportunità. Tutto questo in una foto dimenticata, che ha catturato un espressione familiare e genuina del mio "io" più lontano. Quella foto che uno strato di polvere ha tenuto seppellita per più di 6 anni senza darle respiro...La stringo tra le mie mani. Un soffio e la polvere vola via...SONO LIBERO!!!